*Tara*
Oggi non ce la faccio ad esser me.
È un inutile bagliore – che dico
Semplice splendore
Dei tuoi occhi
Cosa vuoi che sian quei tocchi
Leggeri ma decisi sui tuoi fianchi
Le mani hanno reciso
Senza pianti
Le foglie poi cadranno sul tuo viso
Non ti sarà d’aiuto il suo sorriso.
Bacia la rima, incatenata incanta.
È così, è deciso.
(F.E.)
*Orios*
Quando il sole scende
Ti incontro per caso
Da un vecchio paese
Hai segni sulle mani
Sei pronto a rubare parole
“Non scordare qui le tue ali”.
Al punto di non-ritorno, hai cominciato a vivere.
Conosci il contrario di me
In uno specchio vedrò
Tutta l’avidità spirituale
Che non mi appartiene.
Poi abbiamo cercato di essere uguali e uniti
Non volevamo farci dire
Cosa fare, dove stare
Abbiamo imparato ad andare
E cavalcare.
E quindi siamo partiti
Nel trambusto di Berlino
Quei giorni così strani
Non ci sembravano tanto duri
Abbiamo solo perso di vista
E scordato il nostro destino.
Nostra sola sfortuna.
Questo io non volevo
Questo io non cercavo
Ma è troppo alto per spiegarlo.
Stavamo scrivendo lo spleen
Per quello che doveva essere il futuro.
Mi piace quella parte di me
Che un po’ ignoro
Che tengo all’oscuro
Per mostrare altri lati di me.
Ma tu invece sì che la vedi…
Ed è un colpo alla testa.
(F.E.)
(Immagine dal Web)