La vallata era rischiarata dalla luna quasi piena e dai fuochi.
Intorno al fuoco principale sedevano le quattro sciamane, in cerchio, indossando vesti di colori diversi. Il fuoco era rosso, poi diventava bianco poi blu. Tara iniziava il rituale e sulla sua fronte compariva uno stemma dorato e argentato di forma sferica, e la sua energia fluiva nel suo corpo come onda di Acqua.
Allora Tara si voltava verso Anya, la cara sorella, alla sua destra, e appoggiava la fronte contro la sua, premendo leggermente. Anche sulla fronte di Anya compariva lo stesso simbolo ed esso fluiva nel suo corpo come soffio di Aria. Allora Anya si avvicinava a Delah, alla sua destra, e compiva il medesimo gesto. E quando appoggiava la fronte sulla fronte di Delah, il simbolo passava alla sciamana e attraversava il suo corpo con scintille di Fuoco.
E infine Delah si volgeva verso Orya, e compiva il medesimo gesto. Così il simbolo passava sulla fronte di Orya e attraversava il suo corpo con calore di Terra.
E si rivolgevano di nuovo verso il fuoco, ognuna con il simbolo brillante sulla fronte, e anche gli occhi e i capelli parevano inondati di energia dorata e argentata. E mentre pronunciavano suoni, la fiamma del fuoco ora blu diventava sempre più alta iniziando a connettersi con la Galassia. E stelle e pianeti apparvero sopra le loro teste.
Nella fiamma al suo massimo splendore ora appariva la figura di Aleph, che si mise a sedere al centro del cerchio di sciamane, suscitando in loro commozione per gli antichi ricordi. E poi sorrise e i suoi occhi divennero di un blu acceso.
Le altre sciamane si fusero nella fiamma e rimase soltanto Tara di fronte ad Aleph. Poiché Tara conteneva le energie delle altre sciamane e Aleph conteneva l’energia degli altri sciamani. Egli parlava con suoni primordiali ma lei poteva capirlo. Ed Aleph diceva:
“Il rettile blu è il rettile illuminato. Ovvero egli raccoglie in sé i rettili illuminati. La luminescenza del suo blu si irradia sulla valle. I seguaci del rettile blu non sanno chi egli sia. Si sentono chiamati dalla sua energia, come un mago o incantatore che sa comandare i serpenti. Si riuniscono in grandi folle per udire i suoi suoni melodiosi, che li portano in connessione con la Galassia – pur non essendone consapevoli. Il rettile blu porterà questo messaggio in molti tempi. Avrà sempre bisogno del nostro aiuto per questo difficile compito.”
Così poco lontano da Aleph, alle sue spalle, Tara poté vedere ergersi il rettile blu, in forma di grande serpente dalla pelle luminescente. E tutto intorno, alberi e fiori, si coloravano di quel blu. Vide le folle di seguaci inginocchiarsi di fronte a lui e ascoltare i suoni che uscivano vibranti senza che lui aprisse bocca. Ma egli non voleva adorazione, bensì comprensione. Così come era comparso svanì.
E Aleph diceva:
“Per gli umani sarà sempre difficile comprendere elevati messaggi senza farsi trascinare dall’adulazione. E l’adulazione spesso porta a distruggere l’oggetto della stessa. Essi creeranno sempre degli idoli che poi potrebbero non riconoscere. È un ciclo che ripetono. Il nostro aiuto serve a questo. A portare in loro comprensione.”
Così Aleph baciò la fronte di Tara per congedarsi. E Tara pose le sue mani al petto in forma di rispetto.
Gli altri fuochi lentamente si spensero. E quando più nessuno fu nella valle, solo Orios si avvicinò a Tara per far sì che il fuoco principale non si spegnesse.
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(Testo di Francesca Enrew Erriu)