
*Il tumulo degli orrori*
di Stefania Prati e Alessio Monni
- Il nostro horror quotidiano *
Sentivate la mancanza del brivido prima di andare a dormire? Volevate provare ancora le sensazioni che avete provato quando avete letto per la prima volta (magari di nascosto, come me) i racconti di Edgar Allan Poe? Allora preparatevi, perché la lettura di questa raccolta horror vi regalerà tante emozioni.
Non si tratta di puri e semplici racconti horror – sebbene gli autori attingano molto dai classici, a partire da Lovecraft – ma di una visione horror moderna della nostra società attuale, delle sofferenze inflitte dall’uomo alle altre creature, degli incubi che ognuno di noi almeno una volta ha vissuto o temuto di vivere.
La modernità è evidente sin da subito in questi racconti dove troviamo sì mostri ma mostri che rappresentano soprattutto ciò che noi stessi abbiamo fatto al mondo, in particolare negli ultimi secoli. Mostri di plastica, che ormai copre tutto e tutti, mostri di alberi sofferenti a causa nostra, coniglietti che mangiano bambini. In “Muta esistenza” ad esempio, dove la paura/attrazione per il silenzio si manifesta in scene di stampo Lynchiano. Alberi ricoperti di petrolio e cuori estirpati dal terreno, che ci fanno pensare al dramma della deforestazione. Un’ironia tagliente caratterizza alcuni racconti come “Un’ordinaria giornata di plastica” e “Suicide Station” con i vari tentativi di suicidio.
Piccolo capolavoro l’ultimo della lista, “L’emporio delle paure”, dove le paure più recondite (e meno note) non ci daranno tregua.
Per concludere, è una raccolta che descrive alla perfezione i tempi attuali, l’indifferenza dell’uomo di fronte alla sofferenza di altre creature o alla morte di un suo simile, un monito che lascia poche speranze a un’umanità in declino. Da leggere non solo se amate il genere ma anche per riflettere sul nostro horror quotidiano.
Nota: Da segnalare anche il canale youtube collegato alla raccolta: Zombie Readers, dove potete trovare letture audio molto accurate e che vi incuteranno vero terrore!