Condivido la recensione per “Il Vampiro e i suoi simboli – da Dracula di Stoker al vampiro ultramoderno” dell’autrice Stefania Prati (Zombie Readers)
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Recensione:
Sono sempre stata affascinata dalle creature dell’orrore e la prima che ha incrociato il mio cammino di lettrice è stata proprio la figura del vampiro. In prima media ho incontrato Dracula di Bram Stoker, l’ho divorato e lui ha divorato me. Sebbene affascinata dal folklore e dai suoi mostri poi romanzati dai grandi scrittori, non avevo mai avuto modo di approfondire le origini socio-psicologiche della figura del vampiro, quindi questo titolo ha subito catturato la mia attenzione.
Ho apprezzato molto la capacità argomentatrice dell’autrice di questo saggio. Francesca Erriu Di Tucci ci accompagna in un viaggio che attraversa i secoli, ci racconta della simbologia riconducibile al vampiro, dalla leggenda a Bram Stoker, fino al cinema hollywoodiano, attraverso molteplici parallelismi.
Ho trovato molto interessante l’associazione del vampiro alla persona malata (la melanconia, la depressione), al criminale e quindi fondamentalmente al diverso (anche nelle caratteristiche morfologiche, rifacendoci alle teorie di Lombroso). Mi ha stimolato svariate riflessioni su come l’uomo senta la necessità “di isolare quegli elementi che possono costituire un pericolo per la società” e quindi “di poter identificare con certezza il malato di mente o lo psicopatico come diverso da noi”.
Un altro elemento che viene approfondito in questo saggio è la correlazione con l’erotismo, il bisogno di sangue quindi che nasconde in realtà “il bisogno di violenta soddisfazione sessuale.
Trattando di vampiri è connaturato che si parli anche di immortalità, evidenziando come questa sia correlata con la solitudine, la tristezza e l’infelicità, elemento imprescindibile nell’analisi della condizione del vampiro: “non avere la capacità di invecchiare è terribile”.
Naturalmente ci sono molti altri spunti all’interno di questo testo, ma eviterò di parlarvene, così sarete obbligati ad acquistarlo
In conclusione, questo libro mi ha arricchita, mi ha donato tanti spunti di riflessione e approfondimento, nonché molti aneddoti di cui non ero a conoscenza… lettura assolutamente consigliata!