Recensione per REVIVISCENTIA
di Roberto Sorarù
Delos Digital
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La mia passione per l’horror e per i redivivi (avendo anche dedicato uno studio ai vampiri) mi ha fatto apprezzare la storia di questo lungo racconto, incentrata sulla vita oltre la morte e non solo. Nella notte di Halloween, considerata la notte in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottiglia, accadono avvenimenti che coinvolgono il protagonista Ben, prima da bambino poi da adulto. L’anziano signor Flanagan, vicino di casa, lo aiuterà da piccolo a liberarsi dai bulli, e in cambio chiederà il suo aiuto 20 anni dopo. Ma per il rituale che lo aiuterà a compiere dovrà pagare un caro prezzo. Quanto siamo disposti a fare per amore? Possiamo sfidare la natura e creare un mostro (come un novello Dr Frankenstein)?
“Ogni azione ha una conseguenza”, dice l’autore.
Citando il signor Flanagan:
“È normale. Ognuno di noi ha dei fantasmi che lo perseguitano. Ma se a lungo andare ti lascerai sopraffare da loro, finirai per diventarne uno tu stesso. Quelle parole avevano tutta l’aria di un’ammissione, come se il signor Flanagan stesse cercando di mettermi in guardia dal compiere i suoi stessi errori.”
L’autore riesce a incuterci paura ed emozionare, con un incipit in prima persona molto efficace – e ci ricorda molto il maestro King in questa tematica. Notevole lo stile (non è facile scrivere horror), i rimandi ai grandi autori, le citazioni letterarie (Whitman) e cinematografiche che da cinefila ho molto apprezzato (in primis Arancia Meccanica).
In definitiva un racconto molto ben riuscito che vi farà ricordare quelle notti passate a leggere Edgar Allan Poe prima di dormire.
f.e.