*L’amante di Porfiria* R.Browning
Son certo la fissai negli occhi
felici e orgogliosi, alla fine compresi
Porfiria mi venerava; lo stupore
gonfiò il mio cuore, e ancora cresceva
mentre riflettevo su come agire.
in quell’istante lei era mia, mia, e bella
perfettamente pura e buona: capii
che cosa fare, e presi tutti i suoi capelli
in una lunga bionda treccia l’avvolsi
tre volte attorno alla sua esile gola,
e la strangolai. Non sentì alcun dolore.
Quasi son certo che non avvertì alcun dolore.
Come il fiore richiuso che trattiene l’ape,
cautamente aprii le sue ciglia: ancora
ridevano gli occhi senza una macchia.
E poi slegai la treccia
dal suo collo; la sua guancia ancora una volta
arrossiva brillante al mio ardente bacio:
Sollevai la sua testa come prima,
solo, che stavolta la mia spalla sopportava
il suo capo, pendente su di essa immobile:
la sorridente rosea testolina,
così felice d’avere il suo più grande piacere,
che tutto ciò che disprezzava fuggì presto,
ed io, il suo amore, invece avevo fatto mio!
L’amore di Porfiria: lei non immaginava come
il desiderio del suo caro si sarebbe sentito.
E così sediamo insieme adesso,
e per tutta la notte non ci siamo mossi,
e tuttavia Dio non ha detto una parola!
*Porphyria’s lover* R.Browning

pic. by Ellen