Grazie al sito letterario “Racconticon” per la pubblicazione del mio racconto *Come Nemecsek*
Dedicato a tutti coloro che – in un modo o nell’altro – lottano per essere liberi.
COME NEMECSEK
Racconto di Francesca Erriu Di Tucci
(Prima pubblicazione)
Mi chiamano Penelope. Ma non perché tesso la tela, no, non per questo. Non aspetto nessun Ulisse, se è questo che vi state chiedendo. Anche se non so, ogni tanto guardo il mare come se un Ulisse dovesse arrivare. Ma so che non accadrà, perché ciò che dovevo perdere l’ho già perso tempo fa.
Mi chiamano Penelope per un altro motivo. Per il suo antico mito, lo conoscete? Risale alla sua infanzia: quando nacque fu gettata in mare per ordine del padre e fu salvata da alcune anatre che, tenendola a galla, la portarono verso la spiaggia più vicina. Dopo questo fatto, i genitori la ripresero con loro e le diedero il nome di Penelope, che appunto significa anatra. È una dea protettrice. Senza dubbio, lo posso dire, sono stata protetta. Sono stata salvata in mare tra centinaia di persone che naufragavano con me. Qualcuno mi ha afferrata e mi sono ritrovata a riva, salva. Dovrei esserne felice, penserete voi. Ma non è così. Il mio bambino non ce l’ha fatta. E lo vedo sempre nei miei sogni: galleggia, ma è vivo.
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