
Lo sapevo. Che sarebbe finita lo sapevo. Un colpo troppo forte. Immersi nell’acqua ci muovevamo in silenzio. Corpi alla ricerca di un appiglio che non c’era. Poi uno ad uno si fermavano, e smettevano di cercare. Qualcuno si abbracciava, prima, o si prendeva la mano, come se servisse. Fluttuanti incertezze intorno a noi, dubbi e domande, che man mano svanivano. A un certo punto eravamo certi.
Che fosse finita per tutti, per la nostra terra, per la nostra misera nave che ci accompagnava giù. Poi le acque ci riportavano su e poi di nuovo l’abisso. Sirene e delfini in lontananza. La salvezza? O il miraggio di una vita passata? Ed ecco l’oblio, nell’acqua senza tempo. Nell’infinito-eternità del cuore. E dopo, il viaggio.
Lo sapevo. Che tutto ricomincia, lo sapevo.
(F.E.)
ph. The musician – Atlas Obscura
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Come tutte le anime in viaggio, a un certo punto ho sentito di dover mettere insieme tutto ciò che scrivevo o percepivo da tempo. Così è nato questo blog, dove in particolare trascrivo i messaggi dei miei contatti con le Stelle (Beatrix di Sirio). Questi sono raccolti nella categoria “Esseri senza tempo“.
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