I Racconti di Tara raccolgono le memorie della giovane Tara, sciamana del popolo Sar’d (antico nome dei sardi). In epoca presumibilmente pre-nuragica, Tara fu tra le prime abitanti di quella terra a partecipare all’incontro tra i Sar’d e gli Stellari, in particolare i fratelli e sorelle di Sir (antico nome di Sirio) e di Haar (antico nome di Arturo).
L’incontro con il compagno stellare Orios, la porta a comprendere il suo compito, nella consapevolezza di poter aiutare i propri simili con le sue capacità di guarigione e non solo.
Il nome Tara significa Stella.

Orian (sorella di Orios)
I Maar nuotavano insieme a loro come grandi pesci, quello che aveva comunicato era davanti a tutti, facendo strada. Poi finalmente, una grotta illuminata di azzurro apparve di fronte a loro e Xyara nuotò più veloce trascinando anche la debole Tara.
All’ingresso della grotta trovarono subito Orian, la sorella di Orios, che immediatamente fece stendere Tara e pose le sue mani sulle ferite, curandole con un fluido di energia blu dei Sir. Riprendendosi, Tara notò solo allora che nella grotta si trovava anche il pugnale di Orios, evidentemente portato da Xyara. Orian lo prese tra le mani e si rivolse a Xyara, lasciando Tara a riposarsi in un angolo.
“Cara sorella,” disse Orian a Xyara “ho resettato il pugnale di mio fratello Orios in modo che la ferita di Tara sia sanata. Ma passeranno ancora molte vite prima che potranno rincontrarsi e riconoscersi in questa terra. Sarà quando dovranno incontrare il Maestro della Notte (The night master).”
“Ne ho già sentito parlare.” Commentò Xyara “Sarà l’essere con gli occhi diversi?”
“Sì.” Rispose Orian, e posò il pugnale su una roccia della grotta che in quel momento si accese di blu elettrico. Poi continuò a spiegare: “L’effetto del fluido di Orios è ora indebolito. Esso la manteneva giovane perché potesse proseguire nel suo compito con la forza dei suoi vent’anni. Come se il tempo si fosse fermato, ma in realtà il tempo stava procedendo. E così Tara è andata avanti fino al momento in cui doveva conoscere te, Xyara, come terza parte della vostra essenza. Ma pur andando molto avanti, ha mantenuto sempre lo stesso aspetto di quando ha incontrato Orios. Ora invece, inizierà ad invecchiare, e tornerà al punto del periodo del degrado in cui è necessario il suo aiuto.”
“Ho capito,” disse Xyara, con un velo di tristezza “io invece vorrei aiutare i miei fratelli Haar.”
“Sì, tu tornerai al tempo da cui siete venute. Il tuo aiuto è stato prezioso.”
Le due donne si abbracciarono per salutarsi. Infine Xyara si chinò su Tara baciandola sulla fronte e poi sulle labbra. Ma Tara lasciò gli occhi chiusi, fingendo di dormire ancora, perché grande sarebbe stata la sua tristezza nel doverla salutare.
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(Testo di Francesca Enrew Erriu)