Segnalo: La prigione delle favole sole
Di Carmen Trigiante
Vi consiglio di conoscere questa Scrittrice.
Perché se è vero – come lei stessa dice (e condivido) – che uno scrittore scrive con l’anima, ecco che lei fa di più, e la sua anima ce la regala. Insieme a quella dei suoi personaggi. Donne sopraffatte che devono lottare per ottenere un posto nel mondo, che cercano di avere la pace, di essere soltanto amate per ciò che sono e non per il loro splendido corpo. Il giallo c’è, e si vede: un giallo che funziona, una struttura ben studiata, assolutamente da sceneggiatura e che per questo ho apprezzato molto. Ma c’è di più. C’è una storia nella storia, c’è una donna che indaga su un atroce omicidio e trova il diario di un’altra donna, ed ecco che tutto si intreccia fino a scivolare verso il finale inaspettato.
Molta violenza, sessualità forte, atrocità e sofferenze psichiche. Eppure niente infastidisce, lo stile ti trasporta – molto ricercato, è vero, ma ad avercene così. C’è molta psicologia, grafologia, indagini dell’animo umano, niente lasciato al caso o buttato lì solo per esibizione (come spesso ahimè accade).
L’amore per la scrittura si vede subito, trasuda sin dall’incipit di grande effetto con l’uso di molti aggettivi e descrizioni, ed ecco che nella Prigione ci finiamo anche noi da subito, con i nostri fantasmi personali, con il passato che riaffiora nella vita di ogni donna che sa di essere stata perseguitata come “strega”.
Leggetelo se non amate la banalità imperante.